Il metodo più semplice e forse il più antico per abbreviare la scrittura è “la sigla” che consiste nell’utilizzare la prima lettera o sillaba per indicare l’intera parola.
Oltre a costituire un risparmio di tempo, mantenendo salva la chiarezza, l’ideazione di sigle può essere un buon esercizio di grafoterapia.
Al tempo dell’Antica Roma, Marco Tullio Tirone (stenografo-tachigrafo di Cicerone) applicò le sigle al suo metodo abbreviativo, codificando la pratica già in uso in quell’epoca:
Senatus PopolusQue Romanus = S.P.Q.R.
Questo metodo abbreviativo è definito “acronimo” (che dal Greco antico significa: l’estremità indica il nome), ma comunemente lo chiamiamo: Sigla.
Una frase, simile ad un acronimo ma con qualche variazione per renderla più agevole agli scolari, che fu utilizzata nelle nostre scuole elementari fino a qualche decennio di anni fa, era:
“Ma Con Gran Pena Le RecaNo Giù”
nella quale le sillabe indicano l’iniziale dei nomi delle partizioni della Catena delle Alpi:
MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche, CArniche, NOriche, GIUlie
Esempio di utilizzo per un eventuale password segreta:
Io Mi Chiamo Mario Rossi E Abito A Genova In Via Garibaldi 15
IMCMREAAGIVG15
Nell’esempio il sig. Mario Rossi ha creato una password di difficile decodificazione per gli altri ma facile ad essere ricordata per lui, infatti, quando dovesse scriverla, dovrà solo fare attenzione a inserire solo la lettera iniziale, mentre, mentalmente, ripete l’intera frase.
Questa è la base, nelle prossime lezioni ci addentreremo ancor di più nei segreti dei codici della scrittura.
Approfondimenti:
- I segreti della scrittura: lezione 2 – Il numero di codice
- I segreti della scrittura: lezione 3 – Scrivere con forme e colori
- I segreti della scrittura: lezione 4 – I Colori Arcani
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