La notizia annunciata oggi (12 aprile 2013) dai mass media nazionali ispira l’intima unione tra la filosofia del Bushido e in particolare del Jiu-jitsu (cedere anziché opporsi alla forza dell’avversario) e la vita quotidiana, fatta purtroppo anche di malattie, lutti e infortuni:
“Il virus dell’Aids potrebbe essere usato per trattare due gravi malattie ereditarie, e sei bambini dopo tre anni di trattamento hanno mostrato benefici”.
Il virus è stato quindi utilizzato in modo benefico, sfruttandone le capacità di propagazione nelle cellule umane, per aiutare a convogliare il rimedio curativo di alcune malattie.
Lo spirito del Bushido è di trascendere la “lotta fisica”, portandola a benessere del corpo, serenità della mente e pace dell’anima.
Il Jiu-jitsu è l’arte marziale che ha come scopo quello di assecondare ciò che ci può danneggiare, per renderlo innocuo e controllarlo.
All’opposizione intransigente e drastica, con intelligenza, si sostituisce la comprensione e accettazione.
Ciò che ci fa male può essere allontanato, ma a volte è meglio… avvicinarlo, per comprenderlo e sublimarlo.
L’articolo sulla cura è presente su “Affari italiani”
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