L’utilizzo di una corda per eseguire degli importanti allenamenti adatti a sviluppare tecniche di lotta a terra (come nel Brasilian Jiu-jitsu e nel Ne-waza) è facile e di rapida esecuzione.
La corda è uno strumento di allenamento semplice, economico, facilmente trasportabile e applicabile anche fuori dall’ambiente domestico (anche in trasferta, basta appenderla ad un robusto ramo o ad una trave).
Per favorire una presa salda, senza far male alle mani, la corda può avere uno spessore di uno o due centimetri.
La si lega in modo stabile al un gancio, una staffa o una trave, posta ad un’altezza di circa tre metri dal suolo, in modo da eseguire gli esercizi in sicurezza.
Ecco alcuni esempi di allenamento a partire dalla presa con le mani delle due estremità della corda:
- Irrobustire la presa sul Gi (kimono) dell’avversario: eseguire trazioni verso l’alto.
- Irrobustire i muscoli addominali (in special modo quelli alti): portare le ginocchia al petto.
- Allenarsi a portare le gambe oltre la testa dell’avversario (ad esempio per eseguire uno strangolamento a triangolo – triangle choke): capovolgersi, portando le gambe verso l’alto.
- Fluidificare i movimenti delle spalle: ruotare di 360° e ritornare nella posizione originaria.
- Fluidificare l’elasticità della colonna vertebrale: ruotare di 180° e, quando si è inposizione verticale, inarcarsi, portando i piedi verso la nuca (posizione dello “scorpione”).
- Allenare il controllo dell’avversario con i “ganci” ai suoi arti: sollevarsi e incastrare i piedi all’interno della corda, facendo pressione alternativamente a destra e a sinistra.
- Irrobustire i muscoli delle braccia e degli addominali: oscillare ad altalena, tenendo le gambe a 90° rispetto al corpo.
- Irrobustire la velocità e la potenza della presa: utilizzare la corda come una liana, predendola al volo e lasciandola improvvisamente dopo un’oscillazione.
Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti
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