Frantumi di mano
Immersomi nel vuoto
vedo lume distante
faro per navigante.
Sono poeta errante
vago è ‘l destino
ch’illumina ‘l cammino
accogli mio pensiero
radicalo nel vero
àncora sia levata
buio l’ha incagliata
gemma ora germoglia
sia vita, torni voglia!
Incrocio di percorsi
cancelli miei rimorsi,
un chiasmo di destini,
filo d’anime affini,
verghi le nuove storie
estingua le transitorie
che sono ‘l corollario
sogno immaginario
d’un’epoca passata;
non è dimenticata
è tenue, sbiadita,
polvere fra le dita,
di mano impietrita
grazie a chi l’ha presa
quest’anima fallita
estratta fu dai flutti
tortuosi e ghiacciati
dolenti come lutti
ancòra agitati
doman saran quietati.
In mezzo resta il vuoto.
🐌
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