A gentile richiesta di una utente, vediamo come si scrive il nome Beatrice in Stenografia Cima:
Il nome si può scomporre in due parti, quella iniziale “BEA” e quella terminale, semplificabile con una “desinenza” del sistema Cima.
Ovviamente la parte iniziale è data dall’unione armoniosa dei segni B, E, A. Tutti e tre sono discendenti, la B è in grassetto (rafforzata), è lunga un corpo di scrittura, è dritta, scende dal basso verso l’alto da destra verso sinistra.
Si unisce con la E, la quale ha una forma di di “virgola”, cioè un segnetto curvo, lungo metà corpo di scrittura, leggero, discendente dall’alto verso il basso da destra verso sinistra.
Con uno spigolo vivo si cambia la direzione e si scrive la A. Essa è un trattino rettilineo, dritto, lungo metà corpo di scrittura, leggero, discendente da sinistra verso destra (cioè contropendenza).
A questo punto si stacca la mano, si sale fino ad arrivare più o meno al capo della B (in alto a sinistra) e si traccia il puntino della desinenza TRIC.
La E finale non serve, perché la parola si capisce dal contesto della scrittura.
Se invece si volesse, scrivere Beatrice senza abbreviazioni, anziché utilizzare la desinenza TRIC ed omettere la E finale, basterà continuare, a tracciare le successive lettere dell’alfabeto Cima, fino alla E finale:
La T è una curva con la concavità verso il basso (un cucchiaio rovesciato), leggero, che va da sinistra a destra, in senso orizzontale. La RI è una sillaba che è data dal segno della I (una lineetta orizzontale che va da destra verso sinistra), questo segno è scritto rafforzato (cioè in grassetto) per indicare la R.
Si scende a spigolo per scrivere la C un segno curvo, leggero, che scende da destra a sinistra e si unisce in modo fluido (cioè senza spigoli) nella E (che abbiamo già visto come si traccia).
Leave a Comment