Il tempo e la pazienza svelano chi ha ragione.
Quando a scuola (circa 45 anni fa) tiravo i pugni con le dita messe in questo modo e senza tanta forza nelle braccia (all’epoca ero gracile) i coetanei mi prendevano in giro, mi mostravano come si tira un pugno “vero” 👊
Poi, passa quasi mezzo secolo, ed ecco che, pubblicamente, Idan Abolnik, uno dei più grandi istruttori nel combattimento reale, spiega che, per non farsi male alle dita, per non aprire la guardia e per essere comunque esplosivi, ottenendo la massima efficacia contro l’avversario, quella mia empirica metodologia, è la più corretta (vedi dal minuto 2:46):
L’intuizione originale, soprattutto se si è abituati a “percepire e sentire” il proprio corpo, è in genere corretta, la tecnica permette poi di affinarla ed adattarla al meglio, di renderla più efficace, di inserirla in un contesto reale e dinamico, ma è importante fidarsi di se stessi, agendo così come si è sviluppato il nostro percorso motorio da bambini.
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