Come si scrive un nome in Stenografia?

Anche per chi non conosce la “Stenografia“, può essere interessante sapere come si scrive il proprio nome, o quello di una persona cara, con un certo sistema stenografico.

La scrittura è la forma più evoluta e complessa della comunicazione umana, permette di fissare il pensiero, trasferendolo nel tempo e nello spazio.  Con la “Grafologia“si dimostra l’intima connessione della personalità espressa nel gesto grafico, perciò un messaggio scritto a mano è come se fosse una parte profonda di noi stessi (fisica e psichica) che offriamo all’altra persona.

Dato che la Stenografia è una forma di scrittura molto evoluta (la “Formula 1” della scrittura) e contiene in sé un “alone di mistero”, può essere bello utilizzarla come dono per se stessi e per gli altri.

Scrivere in Stenografia, avendo una preparazione base scolastica è semplice (ben più complesso è riuscire a scrivere a lungo ad altissime velocità), perciò anche il profano, dotatosi di una “grammatica stenografica”, cioè di un libro di Stenografia per principianti e…. di qualche consiglio tecnico, può rapidamente imparare a scrivere un nome o una frase.

Ma…. con quale sistema stenografico? In Italia nelle scuole pubbliche ne furono insegnati 4 fino a qualche decennio fa, ma nel XX secolo, sempre in Italia, circolavano almeno una quarantina di sistemi stenografici (la stragrande maggioranza dei quali aveva una diffusione “di nicchia”). Perciò se si chiede ad uno stenografo o ad un insegnante di stenografia di leggere o di scrivere delle parole “misteriose” bisogna anche tenere conto che ogni stenografo ha specializzato un solo sistema, al massimo due, pur magari conoscendo sommariamente i rudimenti di altri, perciò (come accade quando ci si rivolge ad un interprete), se si chiedono informazioni al riguardo di uno scritto in stenografia occorre anche “sperare” che colui al quale ci rivolgiamo, conosca quello che ci interessa.

Il sistema più complesso tra quelli insegnati nelle scuole pubbliche italiane è il Gabelsberger Noe. Fu un sistema molto diffuso nel XX secolo ma, data la sua complessità ebbe anche una forte “concorrenza” da parte degli altri tre sistemi italiani: Meschini, Cima, Stenital-Mosciaro egualmente efficaci ma più semplici da impararsi in un corso scolastico.

Mentre per il Meschini e per il Cima si può ancora sperare di trovare una grammatica in “soffitta”, per lo Stenital-Mosciaro, avendo un solo libro di testo ufficiale, o si trova quello (rarissimo), o non vi sono alternative.

Per quanto riguarda il Gabelsberger Noe vi è un’altra opzione: Artiode Pigò – Il dizionario della stenografia italiana (raro ma ancora reperibile on line ad un prezzo conveniente).

Questo “classico” dizionario molto conosciuto dai docenti di Stenografia…. di una “certa età” è un supporto eccezionale per il discente ed è un libro che non dovrebbe mancare nella libreria di un cultore della materia.

Perciò, ribadendo che questo sito è promotore del “Sistema Stenografico Cima”, pur avendo dei punti di riferimento importanti anche per gli altri sistemi, si invitano i lettori a rivolgersi alla Stenografia per scambiarsi messaggi segreti, per tatuare o incidere un nome importante, per comunicare con quel pizzico di complicità che incrementa l’intimità all’interno di una coppia.

n.b. nell’esempio si vede come si scrive il nome “Alberto” in stenografia Gabelsberger Noe, così come riportato dal dizionario Artiode Pigò. Nella scrittura del nome, sono presenti alcune regole grafiche (per una rapida visione di questo sistema ci si può riferire al sito: “stenografando”; per quanto invece riguarda il Sistema Cima, si possono visionare le mie lezioni on line: “Corso on line di Stenografia Sistema Cima“).

 

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