Nella terza lezione si spiega come si può ottimizzare uno spazio esiguo dell’abitazione, inserendovi un piccolo tatami o un’attrezzatura per fitness. Nell’esempio lo spazio disponibile per la pratica è di circa cinque metri quadri.
Riempiendo un comunissimo sacco di stoffa robusta, ci si può allenare sia negli esercizi in genere eseguiti con la “palla con maniglia” (kettlebell), sia per esercitarsi nelle tecniche di proiezione da judo o da jiu-jitsu. Se si ha a disposizione un gancio attaccato al soffitto e attaccandovi il sacco, ci si può esercitare a stimolare la sensibilità nel contatto (clinch).
Il sacco può essere riempito di stracci (15 kg.), di segatura (30 kg.) o di sabbia e ghiaia (60 kg.).
Allenarsi in casa è un modo per integrare l’attività di palestra, ottimizzandone i tempi e riducendone i costi.
Avendo acquisito una buona base di pratica avuta in un dojo, con un esperto istruttore, si può proseguire il training a casa, da soli o in compagnia, pur se si abita in ambienti estremamente ridotti e avendo a disposizione delle attrezzature minime.
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