Lo sviluppo di collegamenti logici fra le varie materie di studio, aiuta a risolvere i problemi ed incrementa l’autonomia personale.
Il training per poter ampliare la capacità di elaborare olisticamente (cioè globalmente) i concetti, si può sviluppare a partire da qualunque insieme di materie.
È importante “giocare con le parole” cioè utilizzare il linguaggio per far intuire quando una parola ha il suo effetto nella vita pratica, in modo da stimolare processi cognitivi complessi e articolati.
Ad esempio, quando una alunna si scusa senza che sia stata accusata di aver commesso una irregolarità, ci si può richiamare alla mente il proverbio latino “excusatio non petita accusatio manifesta” (la scusa non richiesta equivale ad autoaccusarsi).
Perché i latini utilizzavano i proverbi? Perché in origine erano un popolo rurale (dedito alla pastorizia, in cui l’educazione e l’istruzione erano impartite dal pater familias), poi però si svilupparono come abili commercianti. Ecco che per loro divenne importante un’istruzione che permettesse alla classe dirigente (aristocratica) di saper parlare bene in modo da “convincere con le parole” (retorica).
Cosa ci fa pensare questo? Che i valori morali e i codici di comportamento delle generazioni romane cosmopolite erano cambiati rispetto a quelli dei progenitori stanziali. Perciò era cambiato quello che Sigmund Freud chiama Super-io, che è quella parte della mente che ci dà le regole sociali, la logica, il giudizio.
E come riuscirono i Greci prima e i Romani a sviluppare il commercio in modo tale che Mar Mediterraneo non fu più un confine, ma uno spazio interno, centrale per la loro espansione? Grazie a delle lingue comuni per tutti coloro che dialogavano da “stranieri” (koiné e latino). Ed oggi quale lingua è utilizzata a livello globale? L’inglese. Benissimo! Allora la vita di Freud ce la leggiamo su Wikipedia English, cercando di capirne a grandi linee i punti salienti, traducendola “al volo” in italiano.
Nell’arco di poche decine di minuti si ripassano molti argomenti (qualunque materia può essere presa in considerazione), traendo spunto dalle lezioni più recenti, ma riferendosi, se è necessario, sia alla vita quotidiana, sia ai fatti internazionali di attualità.
Questo modo olistico di interpretare lo studio sviluppa le facoltà mnemoniche, appoggiandole su dati concreti, potenzia la logica, ma dà spazio all’intuito, allena la mente ad utilizzare strade alternative e personali per raggiungere gli obiettivi.
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