Osservando le innumerevoli statue e dipinti delle divinità dell’Antico Egitto, si potrebbe pensare che vi fosse una credenza religiosa “politeistica” e, addirittura, basata su esseri soprannaturali dotati di un corpo umano ma con la testa di un qualche animale.
La realtà religiosa è un’altra. L’antico Egitto ha visto il fiorire di una civiltà stupenda che per migliaia di anni ha modellato la cultura e l’evoluzione delle terre che dal Nord Africa giungono fino in Scandinavia e dalle coste dell’Oceano Atlantico si estendono fino al Medio Oriente.
La Divinità, né maschile né femminile, una sola, onnisciente, onnipresente, onnipotente, costituente il Tutto e il Nulla allo stesso tempo, è rappresentata simbolicamente con delle forme che la coscienza può consapevolizzare facilmente, perché evocano delle qualità caratteriali precise e ancor oggi presenti.
Il Neter non è “un dio”, bensì è un aspetto dell’unica, infinita divinità. Non solo, un Neter è anche un Archetipo, cioè una immagine ideale di un concetto: Padre, Madre, Figlio, Anziano; o di uno stato d’animo: piacere, sofferenza, combattività, pazienza ecc.
Perché tutti potessero “immaginare” la divinità, permettendo di curare in se stessi ogni sua rappresentazione, le qualità dell’essere umano (immagine divina incarnata sulla terra), sono simboleggiate da esseri antropomorfi che hanno le caratteristiche di un animale (totem); gli animali sono ovviamente quelli tipici di quell’epoca in quella regione del mondo: il cane, che accompagna il cieco nell’oscurità, ha l’aspetto del Neter che accompagna l’anima del defunto; l’ippopotamo femmina, che è l’animale più feroce, è il Neter che protegge la gestante e i neonati; il falco, che è in grado di volare verso la luce del sole senza chiudere gli occhi, è il Neter del “figlio” che è in grado di volare verso il Regno del Padre che è nei Cieli (e dal suo nome derivano le attuali parole: ora, oro, orologio, orizzonte, oracolo, orientare, ecc.).
I Neter sono i simboli su cui pregare (meditare) per tendere alla perfezione, per guarire dagli stati d’animo di sofferenza, per maturare la propria personalità. I Neter sono il “potere dell’energia ancestrale”.
Così come idrogeno e ossigeno possono esistere separatamente, ma insieme formano l’acqua e l’acqua è sempre se stessa, anche se, anziché in forma liquida, è in forma solida o gassosa, così non vi è differenza tra politeismo o monoteismo, non vi è distinzione tra corpo-mente-spirito, essi sono aspetti differenti dell’unica eterna realtà.
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