Spesso si riscontra confusione tra la ricerca di un lavoro e la ricerca di un reddito. Lavoro e reddito non sono sinonimi, nella nostra società vi è una grande richiesta di lavoro, ma vi è una ridotta disponibilità di lavori redditizi. Un “premio Nobel per la letteratura” può essere un poeta eccezionale, ma per lui potrebbe accadere che, solo con la “vendita” delle sue poesie, non riuscirà a coprire le spese di una vita dignitosa. Viceversa, senza andare in campi malavitosi o truffaldini, si può ottenere un reddito anche “giocando d’azzardo”.
Perciò, rivolgendomi agli insegnanti e a tutti coloro che fanno orientamento, prima di consigliare una persona verso un certo campo lavorativo, si sia accorti a scindere bene i due argomenti: “Stai cercando un lavoro o stai cercando un reddito?”. Molti imprenditori si lamentano che i neoassunti a tempo indeterminato sfruttano ogni cavillo legale per assentarsi dal lavoro e ottenere un reddito pur non dando un corrispondente contributo all’impresa. Queste persone, pur con giustificati motivi, forse nel “posto fisso” hanno cercato più una fonte di reddito che una realizzazione professionale. Viceversa, in particolar modo gli artisti, gli artigiani, gli sportivi, gli insegnanti ecc. si portano il lavoro “a casa e in vacanza”, perché per loro lavorare è fonte di vita prima che di reddito; chi ama il proprio lavoro, pur stancandosi e preoccupandosi, cerca di mantenerlo perché in un altro ruolo non sarebbe più se stesso, avendo scelto la via migliore per sentirsi professionalmente appagato.
Colloquio di lavoro – manuale pratico
Tratto da E-Learning
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