Sette miliardi di persone che non inquinano e non sprecano sono il solo futuro della vita sulla Terra.
Qualcuno sostiene che il pianeta Marte in un tempo remoto fosse abitato da civiltà intelligenti ed evolute. A favore di questa teoria, basandosi su varie fonti, vi sono interpretazioni soggettive di immagini, racconti o visioni.
Io non so se su Marte un tempo vi fosse vita intelligente ed una civiltà evoluta, io so che da questo pianeta ci giungono splendide immagini con eccezionali paesaggi “extraterrestri”: bello ma inquietante, Marte è un deserto di pietre e polvere nella più assoluta desolazione.
Non so cosa avvenne in passato su Marte, ritengo però, se miliardi di individui non consapevolizzano con responsabilità la realtà della situazione, che una immagine simile a quella qui accanto possa essere in futuro scattata da qualche “extraterrestre” in visita sulla Terra.
La civiltà umana è oggi in possesso di un pianeta ricco e fertile che per miliardi di anni si è evoluto donandoci un ambiente pieno di colori e meravigliose forme di vita.
Ma in un solo secolo (pochi secondi se confrontati con la storia del nostro pianeta), metà delle risorse vitali del pianeta sono state distrutte dall’uomo.
Non so cosa sia avvenuto in passato su altri mondi, se però non cambiamo atteggiamento verso chi ci guida all’autodistruzione di massa, ai nostri nipoti consegneremo una Terra con lo stesso paesaggio che ora ha Marte.
Noi abbiamo questa responsabilità, noi siamo la “matita” che sta scrivendo questa storia; ogni piccolo nostro gesto, dal buttare il rifiuto in modo coerente alla sua natura, al risparmiare quell’energia che estingue per sempre una risorsa, ci fa assumere un comportamento virtuoso. Viceversa, se già nei piccoli gesti ci comportiamo irresponsabilmente, invalidiamo il futuro che chi ci ha preceduto ci donò, credendo e confidando nella nostra civiltà ed intelligenza.
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