“Complimenti” per il sostegno

complimenti-per-il-sostegnoLei dondola in avanti e indietro con tutto il corpo, grida “complimenti” e dondola, senza smettere.
Io aspetto, le propongo degli stimoli (con dei suoni, con delle parole, con un video al computer) ma lei sembra assente nel suo dondolio. Poi, improvvisamente, avvicina una mano alla tastiera e picchia sui tasti: ecco il canale, bisogna intuirlo al volo (può essere uno sguardo, un gesto, una parola o un suono pronunciati in un certo modo).
Inizio a scrivere io, digitando delle lettere, scritte a caratteri cubitali e tutte colorate. Passano i minuti, il dondolio continua, poi, di nuovo improvvisamente, lei mi prende una mano con gesto rapido, fermo ma delicato.
Per lei, chiusa nella sua mente, con un corpo rattrappito, allungare un braccio verso l’esterno è un’impresa incredibilmente difficile. Io accompagno la sua mano verso i tasti, il suo dito è invitato a premere la “C”. Appena preme il tasto, sorride ma fulmineamente ritrae la mano.
Così per tutte le lettere: qualche minuto di attesa, poi prende la mia mano, poi si lascia accompagnare al tasto, preme e si ritrae. C – O – M – P ….
Ma quando le lettere si compongono, quando il canale di contatto è ben aperto, ecco che accetta di premere due e poi tre tasti di seguito. … L – I e poi M – E – N …. T – I
Intanto dondola, sorride, ride e si ritrae, dicendo di continuo “complimenti”.
Anche il mio sorriso e il mio sguardo, oltre che la mia voce, dicono un sincero “complimenti”. Il suo sguardo è acuto, non puoi mentirle perché lei è essenziale, non ha maschere, quindi non si fa ingannare dalle maschere altrui. Ti indaga l’animo e ti offre il suo canale di comunicazione.
Ci va pazienza, rispetto, volontà, tenacia. Ci va tempo e sincera spontaneità.
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