Come saggiamente insegnato dalla Stenografia (la “formula 1” della scrittura razionale) quando la mano scrive dei segni ascendenti, cioè che vanno dal basso verso l’alto, è meno forte di quando compie il tragitto opposto (segni discendenti), perciò è “innaturale” scrivere rafforzati (cioè più premuti) i segni ascendenti rispetto a quelli discendenti.
Se una persona scrive dei segni ascendenti rafforzati, si presentano 3 casi generali:
- Tutta la scrittura è scritta troppo premuta, perciò non vi è distinzione di forza tra i segni ascendenti e quelli discendenti (persona troppo grezza, rozza o rigida).
- I segni rafforzati verso l’alto sono pochi e servono per dare sveltezza nei cambi di direzione (es. la lettera “g” rafforzata nel tratto ascendente dell’asola, seguita dalla lettera “l” come nel gruppo “gli”).
- I segni rafforzati verso l’alto non danno dinamismo alla grafia, anzi ne aumentano la rigidità.
In tutti e tra i casi la persona sta portando verso il piano mentale (alto), in modo irrazionale, una forza fisica, concreta, quindi è indice di paranoie, ossessioni ecc.
Nel primo caso (tutto rigido) il problema maggiore non è quello, dato che tutta la personalità presenta delle problematiche complesse.
Nel secondo caso (scrittura dinamica, veloce) il dato è attutito ma, proprio perché si tratta di un comportamento innaturale, la fissazione potrebbe proprio riguardare una ricerca ossessiva di ottimizzare sempre tutto ciò che si fa (guai a interromperli nel loro cammino…. si irritano come belve!).
Nel terzo caso saranno le lettere particolari in cui il rafforzamento è stato posto a rivelare in quale campo si hanno maggiori ossessioni (“g”: sessualità; “l”: immaginazione; “p”: potere personale, controllo del territorio; “v”: controllo sugli altri, prevaricazione, ecc.).
Grafologia: lezioni ed articoli
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