Grafologia: lo spazio del sonno

La riga di scrittura ha un inizio (a sinistra) ed una fine (a destra).

Dopo una serie di attività (una parola dopo l’altra), inframezzate da pause più o meno lunghe (spazio tra-parole), il foglio finisce e si va a capo, ricominciando a scrivere in una nuova riga.

Lo spazio tra una riga e l’altra è in sintonia con la modalità con cui ci si dedica ad una sospensione obbligatoria dell’attività e quindi rappresenta il rapporto con il  “sonno”.

Se lo spazio è ampio, si sente necessità di dare importanza al riposo. Se lo spazio è completamente occupato dagli allunghi superiori ed inferiori, si considera l’importanza del sonno, ma si tenta di ottimizzarne i tempi e i modi.

Se gli allunghi superiori della riga successiva invadono lo spazio degli allunghi inferiori della riga superiore e, sovrapponendosi alla scrittura, creano confusione, la persona non dà adeguata rilevanza al sonno, quindi la sua attività risulta essere disordinata e ingarbugliata.

Leggere l’anima – Sistema di Grafologia Moderna