Imrich Lichtenfeld nacque a Budapest il 26 maggio 1910, esattamente 106 anni fa.
Il padre di “Imi” fu Samuel Lichtenfeld, un fenomenale atleta circense, ma anche un poliziotto-detective con numerosi arresti “eccellenti” al suo attivo.
Imi visse a lungo a Bratislava, dove si prodigò per migliorare la forza fisica, la ginnastica acrobatica e l’abilità nel combattimento.
Verso gli anni ’40 riuscì a vincere numerosi trofei, soprattutto nella lotta, e divenne anche insegnante di ginnastica.
Divenuto attivo nei conflitti tra ebrei ed antisemiti, si rese conto che le abilità acquisite nei combattimenti sportivi, rischiavano di essere insufficienti per salvaguardarlo negli scontri in strada.
Nello sport vi sono regole e vi è il rispetto per l’avversario. Gli atleti si affrontano utilizzando le medesime tecniche (lotta, judo, jiu-jitsu, pugilato ecc.) ed hanno un peso ed un’età simili. Viceversa per strada non vi sono regole, si cerca di colpire in quei punti e in quei modi che sono invece proibiti nello sport, perché sono seriamente lesivi per l’incolumità dell’atleta. Inoltre per strada spesso si utilizzano armi e ci si può trovare da soli o in pochi, contro avversari ben più numerosi.
Grazie all’esperienza e all’intuito, trovò delle soluzioni per adattare il combattimento sportivo a quello da strada e, oltre alla pratica personale, si prodigò per diffondere le sue conoscenze anche ai compagni di lotta.
Durante la seconda guerra mondiale fu costretto a fuggire verso la Palestina; il viaggio fu rocambolesco, durò due anni, durante i quali Imi fu artefice di numerosi salvataggi. Nonostante il naufragio sia della nave che della scialuppa, ridotto in fin di vita, riuscì a salvarsi con pochi compagni, giungendo infine in Palestina.
Con la nascita dello stato di Israele, Imi Lichtenfeld continuò l’opera di addestramento nel combattimento reale, sia a mani nude sia con vari tipi di armi. Incrementò il lavoro sotto stress e ottimizzò le tecniche che nel frattempo aveva sviluppato, inserendole nell’addestramento degli istruttori dell’ I.D.F. (Israel Defense Force).
Era nato il Krav Maga (קרב מגע): combattimento con contatto, arte marziale mediorientale adatta sia per i militari e le forze di polizia, sia per i civili, utile per farsi rispettare e: “per poter camminare in pace“.
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