OK – “In tutto il mondo… va tutto bene”

Vi sono molte supposizioni sull’origine della locuzione O.K., secondo alcuni potrebbe derivare dalla scritta “zero uccisi” (zero killed abbreviata 0K che si scriveva sulle tende dei soldati americani dopo le battaglie, se non vi erano state vittime in quel gruppo), secondo altri deriva dal greco “Ola kalà” (tutto bene), oppure dal Lakota-Dakota (impropriamente Sioux) “Hoka Hey” (va bene), o ancora dal bantù, dal provenzale o dal gaelico, dove suoni simili hanno esattamente lo stesso significato (Oh sì, va bene) [fonte Wikipedia].

Nel nostro contesto però notiamo che il significato OK, pur essendosi globalmente diffuso nel XIX secolo, era presente fin dall’antichità in tanti idiomi diversi in tutto il mondo.

Quali messaggi ancestrali contiene?

Prendiamo in considerazione i dati relativi alla Grafologia, alla Cromologia e al fonetismo (vedi lezione 16 sistema di psicomotricità).

O: il suo suono si simboleggia con un movimento obliquo, che interiorizza, paragonabile al colore Blu (calma, introspezione, profondità). La “o” grafologica è un occhiello che simboleggia la persona nella sua globalità fisica (come se ci vedessimo rappresentati in uno specchio circolare).

K: il “contenitore”, la scodella in cui si contiene il cibo. Il cibo è scelto in base a ciò che riteniamo sia il nostro futuro.

eY: la “e” è un suono di passaggio, la Y (“i”) è il simbolo dell’Io, della persona umana, immaginata nella sua postura eretta. Indica stabilità, essere “attenti e presenti nel qui e ora”.

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Il simbolo OK che unisce il pollice e l’indice in un cerchio, sottolinea ancor di più il fluire armonioso dell’energia corporea (vedi Yoga)

OK è universalmente il simbolo che comunica: “Sono calmo, stabile, attento”, quindi ti faccio sapere che: “Va tutto bene”.

Le caratteristiche ancestrali si sono mantenute nelle diverse culture, per poi fondersi in un simbolo unico, generatosi spontaneamente negli Stati Uniti del 1800, probabilmente perché, essendovi tante etnie contemporaneamente presenti, vi furono le condizioni ottimali per la sua diffusione.