Lezione 5 – “Scrittura Atletica” – Mente-Corpo

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Osservando l’espressione corporea, la postura e il funzionamento metabolico, di un individuo si può intuire la personalità, perché la mente stimola il corpo a svilupparsi in modo conforme ai pensieri. Nel contempo, la mente, tramite il corpo, riceve i messaggi provenienti dall’ambiente esterno, creando un ciclo di input/output interconnesso ed inscindibile (Ohashi 1991).

L’inconscio personale è legato all’inconscio collettivo, le esperienze vissute individualmente sono la modalità con cui la persona interpreta, accettando o rifiutando, la realtà globale in cui vive. I momenti negativi, le sofferenze, le disabilità, non sono da intendersi come fattori negativi da eliminare, perché essi sono stati determinati da una consequenzialità che trascende le scelte operate dal singolo individuo, bensì la “cura” sta nell’accettare i messaggi dell’inconscio, per realizzare nel contesto reale il proprio progetto di vita (Musso 2008).

Un banale gesto, come ad esempio cercare in tasca con le dita della mano la chiave della porta di casa, stimola dei processi importanti: ci si avvicina alla porta, inserendo una mano in tasca, si tocca il mazzo di chiavi con la punta delle dita (i recettori sensoriali percepiscono la ruvidità, la forma, la dimensione, il peso, il calore ecc.), con il tatto si seleziona la chiave giusta, intanto si orienta il corpo in direzione della serratura, procedendo con dei movimenti automatizzati, mentre la mente cosciente sta pensando ad altro: ai problemi di lavoro, al traffico, alla spesa, alla cena ecc. (Bedin 2015).

Al di là di quella porta può esserci la famiglia, la tranquillità del riposo dopo una giornata faticosa, una persona amata; si cercano le chiavi per aprire una porta, si attraversa la porta per entrare in casa, ma dentro a quell’ambiente si va perché lì ci ha condotto una serie di scelte suggerite inconsciamente da meccanismi archetipi collettivi.

Se il gesto spontaneo verso un oggetto attraente è bloccato, pregiudicato da un pensiero opposto che considera quel gesto sbagliato, il desiderio è insoddisfatto, il corpo si irrigidisce, si contrae e il respiro non è più armonioso. Ma nella vita quotidiana, se non si prova un forte dolore fisico, difficilmente ci si accorge di questo meccanismo inconscio perché non ci si sofferma sull’emozione che è rimasta paralizzata da un pensiero contrario al vero desiderio interiore; pian piano il corpo assume una postura particolare, curvandosi, irrigidendosi, storcendosi e quindi impedendo il normale fluire delle funzioni metaboliche vitali.

Il corpo testimonia le sofferenze emotive. Se si impara a contattare ed ascoltare il corpo, percependone e comprendendone le sensazioni, “leggendone” la memoria esperienziale, accettandone la storia personale, anziché obbligarlo ad agire solo secondo degli ordini dettati dal pensiero logico-razionale, si può migliorare la qualità della propria vita, sviluppando l’intelligenza emotiva e armonizzando il “libro scritto dall’anima” (Sapetti 2008).

Scrittura Atletica: Sistema di Psicomotricità

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