Conoscere se stessi: L’immagine che la società offre di noi stessi frequentemente è stereotipata. Le aspettative dei genitori, le pretese degli insegnanti, le invidie dei fratelli, le speranze degli amici, ci inducono ad agire e pensare in modo conformistico, senza approfondire quali siano i reali desideri inconsci che muovono la vita verso un certo obiettivo. Esaminare con chiarezza le proprie caratteristiche, avendo coscienza di chi si è realmente e facendo scelte consapevoli, permette di ottimizzare la realizzazione del proprio progetto di vita. A scuola vi è uno strumento eccezionale, utilizzabile con facilità per esaminare e comprendere la personalità: la scrittura.
Il progetto di vita al di là dei margini: “L’animale traccia (più o meno elegantemente) il proprio territorio, l’Uomo scrive! Se la fotografia rappresenta perfettamente l’identità corporea, la grafia raffigura altrettanto bene la sfera intima, istintuale e pulsionale, caratteriale e spirituale, conscia o meno conscia e delinea l’Io più profondo, ciò che di più importante e imprescindibile spinge l’individuo a comportarsi e ad agire in quel determinato modo e ad essere così come egli è, singolo e univoco, perché la nostra scrittura null’altro è che la fotografia della nostra anima!” (Bruni & Sapetti 2009). La scrittura è uno strumento eccezionale per esaminare “tra le righe” qual è la vera essenza della persona, il gesto grafico non è vergato solo con la mano ma vi partecipa l’intero corpo, esprimendo la personalità che caratterizza i pensieri espressi. Anche un fugace scarabocchio è già ricco di contenuti che esprimono con certezza il vissuto personale, favorendo la scelta di comportamenti che rispondano alle aspettative profonde dell’animo umano. La scrittura permette di decifrare dinamiche comportamentali che sono riscontrabili anche nella fisiognomica delle persona. Sia il dinamismo grafico, sia il movimento corporeo stimolano le connessioni neuronali, innescando nuove modalità operative, utili per chiunque ma propedeutiche per instaurare strategie idonee all’inclusione, nonostante la disabilità.
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