Inutile: che non è utile, che non si può usare, che non serve, che non aiuta, che non porta frutto. Inutile vale “zero”.
Se io esisto, lo “zero” (nulla assoluto) non può esistere. Io sto pensando… quindi esisto, ma anche lo “zero” esiste.
Lo “zero” (nulla assoluto) non è un concetto umano, è un concetto “divino”, inconcepibile per chi vive un’esperienza terrena. Solo un Dio può permettersi di conoscere ed esistere nella “non esistenza assoluta”, nella “inutilità assoluta”.
Quando ci si dedica a cose “inutili” o ci si perde in “pensieri inutili”, se lo si fa con coscienza, si tende all’annullamento, allo zero, quindi alla parte più inavvicinabile della divinità: “Permettersi il lusso di non esistere, pur essendo consapevoli che si esiste”.
L’inutile, se è perfetto, è una via divina.
L’immagine fissò i colori di un momento di condivisione tendente “all’inutilità assoluta”. Grazie a chi la scattò per avermela inviata.
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