Nel Karate si utilizzano gli arti superiori e inferiori come se fossero delle armi vere e proprie (bastoni, mazze, spade).
Nei tempi antichi chi praticava il Karate si allenava a colpire con durezza il makiwara.
Anche in altre arti marziali si condizionano mani, braccia, gambe e piedi, colpendo legno, pietra o ferro.
Alcune tecniche del Karate prendono il nome della zona del corpo che si utilizza per colpire l’avversario:
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Haito – taglio della mano, dalla parte dell’indice
Kakato-Ashikubi – tallone e zona tra la caviglia e la tibia
Seiken – pugno chiuso, zona delle nocche
Shuto – taglio della mano, dalla parte del mignolo
Wan – avambraccio, verso il polso
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