La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente della comprensione del numero, sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo.
La percentuale di “veri” discalculici in Italia è intorno al 2% della popolazione, ma il 60% circa dei dislessici è anche discalculico “indotto”, cioè ha problemi di discalculia dovuti al fatto che non riesce a leggere i numeri.
- Il discalculico ha diritto all’uso della calcolatrice, eventualmente della calcolatrice vocale, in alcuni casi estremi lo strumento deve essere acceso da un assistente.
- Per la spiegazione, necessita di visualizzare informazioni chiare che si basano sul confronto: “SE”…”ALLORA” – “TANTO”….”QUANTO”.
- Per sviluppare l’abilità del confronto, la comprensione della quantità, il concetto del riporto ecc. sono utili degli strumenti ausiliari come il regolo, l’abaco ecc.
- L’associazione tra forma e colore è fondamentale per aiutare il discalculico a decodificare ed apprendere le informazioni.
- Vi sono poi numerose applicazioni informatiche che aiutano e facilitano il lavoro tra docente e alunno; la maggioranza sono installabili su tablet e su smartphone.
Discalculia – numeri incompresi
n.b. tutti noi siamo discalculici, perché chiunque, qualunque livello di conoscenza abbia della matematica, ha comunque sempre delle difficoltà più o meno grandi a svolgere operazioni e a risolvere i problemi: lo strumento adatto ad agevolare il disabile è sempre adatto ad agevolare tutta la classe.
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