Con l’informatica lo studio ridiventa “un gioco” e imparare è piacevole e divertente (come ai tempi antichi, quando ludus = gioco = scuola).
Ad esempio, per imparare a programmare, si può utilizzare “Scratch”, un software gratuito scaricabile on line, che con facilità permette di creare dei giochi interattivi.
L’alunno, per costruire il gioco, deve risolvere problemi logici, orientarsi lungo le coordinate cartesiane (con valori X e Y sia positivi che negativi), imparare a programmare i vari passaggi operativi con una consequenzialità ordinata e meticolosa.
Per ottenere un risultato gradevole, l’alunno è stimolato ad impegnarsi a fondo, in modo da aumentare la difficoltà del gioco e la bellezza della grafica con cui è personalizzato.
Di seguito un video esplicativo:
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