La scomparsa di Guido Nicola

addio a guido nicolaQuarant’anni fa circa (era la primavera del 1977) fu proprio lui, Guido Nicola, fondatore del centro di restauro di Aramengo d’Asti, che mi permise di vedere per la prima volta degli strumenti e degli ambienti che poi sarebbero divenuti parte della mia vita quotidiana.

In gita scolastica al famoso centro di restauro astigiano, potei constatare l’utilità delle lampade a raggi ultravioletti per evidenziare, in ambiente buio, i ritocchi artificiali sulle opere d’arte o sul corpo umano (es. le otturazioni dei denti).

La lampada in questione, simile a quella del “luminol” utilizzata dagli investigatori di Polizia, fa ora parte del mio “bagaglio di cromoterapia“.

Potei vedere i dettagli dei sarcofagi antico egizi, imparare delle tecniche commerciali e di pubblicità (già utilizzati e validi fin dal rinascimento), insieme alle combinazioni di forma-colore-sostanza che permettono di riportare armonia la dove il tempo e l’incuria o gli incidenti hanno rovinato il “corpo” sia esso umano o dell’opera d’arte.

Imagine aggiunta dopo aggiornamento articolo (tratta dal presepe di Natale 2016)

Fu un’esperienza appassionante che segnò il mio futuro.

Per caso ho ritrovato Guido Nicola proprio sabato scorso: visitando il “Presepe dell’Abbazia di Vezzolano”, costruito magistralmente da sua figlia Anna Rosa, la figurina di Guido Nicola, ora novantatreenne e a letto, è inserita in un ambiente del presepe, perfettamente identica alla fisionomia “dell’originale”.

Guido Nicola è morto martedì, lasciando un’eredità di emozioni, ricordi e appassionati successi.

Di seguito l’articolo de “La Stampa”, clicca:

GUIDO NICOLA

Aggiornamento

Alcune immagini del presepe dell’Abbazia di Vezzolano

tratte dal Presepe del Natale 2016

 

Anna Rosa Nicola e il suo Presepe

 

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