Il modo di scrivere la parola “rimedio” è rimarchevole.
Questo segno rappresenta l’intestino; la radice PEKHER significa “circolare”.
Ora il rimedio somministrato dal medico deve circolare in tutto il corpo incominciando, pare, dall’intestino, che rappresenta il circuito interno più spettacolare.
Bisogna notare che la parola “farmacista” deriva dall’egiziano antico e significa letteralmente “preparatore di rimedi magici”.
Cristian Jacq – Il segreto dei geroglifici – Piemme Pocket
Il corpo umano è costituito da circa 10.000 miliardi di cellule, ma al suo interno, nei visceri, sono presenti 100.000 miliardi di batteri (quindi 10 volte tanto).
A questi si potrebbero poi aggiungere altri 5 miliardi circa di microrganismi presenti sulla pelle.
Siamo quindi una “grande comunità”, in cui il nostro corpo è il substrato in cui vivono in simbiosi (e a volte in parassitosi) innumerevoli esseri primordiali.
L’equilibrio della microflora è delicatissimo: sia nei riguardi del pH (acido, neutro o basico), sia relativamente alla vita in presenza di ossigeno. Infatti, mentre il 95% dei “nostri” batteri è anaerobico (cioè predilige o tollera l’assenza di ossigeno) il 5% è aerobico (necessita della presenza di ossigeno).
Pur essendo una minoranza, i lattobaccilli (aerobi) aiutano a ridurre il pH e ad evitare squilibri putrefattivi, ma eventuali processi anomali, agendo sulla quantità di ossigeno, potrebbero invalidarne la funzionalità, con conseguente ripercussione su tutto l’organismo.
Mantenere in situazione ottimale la microflora intestinale significa perciò favorire il benessere globale.
L’alimentazione, la ginnastica e la respirazione dovrebbero quindi tenere conto di questo delicatissimo equilibrio, indispensabile per la nostra sopravvivenza.
Articolo originario: I centomila miliardi di abitanti del nostro microbico mondo
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